Negli ultimi mesi mi sono trovata davanti a queste parole diverse volte, sia perché le utilizzo nel mio linguaggio, sia perché fanno parte del mio modo di approcciare il lavoro. Anche negli ultimi trend queste parole vengono utilizzate per parlare di condivisione del sapere e di lavoro collaborativo; a volte vengono utilizzate come sinonimi, ma hanno in loro delle differenze da non sottovalutare.

Riporto qui le 2 definizioni che ho trovo in tutti i dizionari consultati:

collaborare

verbo intransitivo

  1. Dare il proprio contributo a un’impresa, un’attività o un progetto; partecipare (+ a, anche + inf.). “c. a un giornale”
  2. Cooperare con qualcuno per la realizzazione di qualcosa, lavorare insieme (+ con ): sto collaborando con un professore; c. col nemico, svolgere un’attività a sostegno di uno stato straniero in guerra col proprio paese; + con e a, anche + inf.: l’ingegnere collaborò con l’architetto alla costruzione della villa (o a costruire la villa); + per e inf. “la polizia italiana e tedesca collaborano per scoprire il colpevole”

condividere

verbo transitivo

  1. Avere in comune con altri; per lo più fig. (anche + con ). “condivido la tua opinione”
  2. MENO COM. Dividere, spartire con altri (anche + con ). “c. un appartamento con un amico”

Risulta chiaro che in entrambi i casi stiamo parlando di fare una azione insieme ad altri per raggiungere un obiettivo; la differenza sta nel farsi carico anche dei rischi dell’impresa, di farla propria. La linea che separa queste due parole è sottile, ma indica come si relazionano tra di loro le persone o gruppi.

Nella collaborazione possiamo trovare persone che lavorano insieme per ottenere un risultato, ma con obiettivi finali da raggiungere diversi. Mentre nella condivisione, gli obiettivi da raggiungere sono gli stessi e cosa più importante alla base c’è una grande fiducia nell’altro. Poche volte si arriva alla condivisione senza essere passati dalla collaborazione.

Fortunatamente, nella mia strada, ho trovato persone che credono nella condivisione; portiamo avanti il nostro progetto dove non c’è un mio o tuo, ma c’è un nostro. Credo che la condivisione porti meno grattacapi su come impostare un lavoro e le attività da fare si impostino più facilmente. Avendo tutti in testa lo stesso obiettivo, i fraintendimenti sono minori ed è più semplice individuare le azioni da fare per raggiungerlo.

Ciò che non giova all’alveare, non giova neppure all’ape. Marco Aurelio