Questo post riguarda una mia grande paura e di come sono riuscita a superarla: nuotare nel mare, nelle acque profonde. Tutti i miei anni di nuoto agonistico, la pazienza di mio marito e delle mie figlie, non potevano compensare il fatto che, in acqua alta, io avessi paura di affogare.

Come ho superato la mia paura

Dal mio punto di vista, la paura non può essere né controllata né razionalizzata; va gestita e superata. Questi mesi di pandemia, che ho sfruttato per un’introspezione, mi hanno aiutato a stabilire cosa volevo fare al riguardo. Così mi sono preparata fisicamente e mentalmente.

La parte fisica era la più semplice, da un po’ di tempo uso un’app per allenarmi. La parte mentale d’altro canto è stata più impegnativa. Alcuni passi però mi hanno aiutata in questa fase:

  • Visualizzazione del mio obiettivo: un esercizio che ho ripetuto quasi quotidianamente in questi mesi era quello di vedermi nuotando nel mare, facendo attenzione a cosa provavo e come gestirlo.
  • Superare i limiti che mi autoimponevo: ho dovuto aspettare a tornare al mare per mettere in atto questo passaggio, ma ne è valsa la pena. Tutti i giorni, a piccoli passi, sono andata sempre più in profondità.
  • Gestire la paura: mentre ero in acqua ho fatto degli esercizi per calmarmi e parlato a me stessa. La visualizzazione fatta precedentemente mi aveva preparato a questo momento.

 

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