Avete notato quanto è facile dimenticare o lasciare da parte le buone abitudini? Troviamo sempre il motivo giusto per non fare una certa cosa, per procrastinare una determinata attività, magari qualcosa che avevamo anche pianificato.
Il 2015 è stato un anno che mi ha messo a dura prova, tanti cambiamenti nella mia vita privata e professionale, hanno scombussolato il mio modo di lavorare e di agire. Dimenticavo cose importanti (anche se rigorosamente segnate in agenda), procrastinavo a gogò, mi concentravo sulle cose meno importanti. La prima metà dell’anno è volata via, il focus sui miei progetti era scomparso.
Le vacanze estive sono state un buon momento per rilassarmi e fare il punto della situazione. Per chiedermi cosa era successo, dove stavo sbagliando e quali erano le situazioni/abitudini che non mi piacevano più e che volevo cambiare. Pian piano ho chiarito idee, identificato cosa volevo cambiare, e situazioni e compromessi che non ero disposta a portare avanti. Ho aperto gli occhi.
Tutto è iniziato con una sensazione di scontentomaldipanciasvogliatezza. Si, tutto insieme. La decisione di non volere più quella sensazione è stata il calcio di inizio per lavorarci su.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di analizzare le mete che mi ero proposta a inizio anno, stavo andando verso quella direzione? Per ché? Cosa avevo fatto che mi aveva portato fuori rotta? E sì, perché ci doveva pur essere qualcosa che avevo fatto che mi aveva portato da un’altra parte. E qui è arrivato il momento di ammettere a me stessa che avevo commesso degli errori. Avevo sbagliato! Gli sbagli fanno parte della nostra crescita, sono quelli che ci aiutano a capire che “quella” non è la strada giusta. Ho fatto un elenco delle cose/azioni/situazioni ok e quelle ko. Questo esercizio ha liberato la mia testa, vedere le cose scritte mi ha fatto sentire già un po’ meglio.
Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di ammettere che ha sbagliato, che non è altro che dire … che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri. (Alexander Pope)
Ma non è finita lì. Il secondo passaggio è stato quello di rifare La ruota della vita, strumento che mi ha fatto conoscere Sarah Cosmi. Se non c’è armonia nelle diverse aree della nostra vita, risulta complicato andare avanti… Devo dire che in questa fase, ho capito anche dove stavo ponendo le mie energie, e se era giusto metterle lì o no. Mi ha aiutato ad analizzare diverse situazioni e decidere se volevo portarle avanti o meno.
Chiarito il panorama attuale e quello al quale puntavo, via con un’altro elenco! Ma questa volta con le azioni da fare. Progetti da portare avanti, progetti da stroncare, rapporti professionali da coltivare, persone tossiche da lasciare da parte, ecc. Non c’è bisogno che vi dica la carica positiva con la quale sono tornata dalle ferie. Mi sentivo leggera, forte, motivata. Già le prime settimane i cambiamenti si iniziarono a vedere, come per magia si sbloccarono situazioni e si bloccarono altre. Ogni tanto c’era una ricaduta, ma i miei elenchi mi hanno aiutato a non perdere di vista le cose importanti.
Non mi giudicate per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi. (Nelson Mandela)
Adesso che è iniziato il nuovo anno, posso dire che sto riprendendo le mie buone abitudini: pianificazione, azioni, focus alle cose importanti. Ci sono sempre momenti di ricaduta, ma per fortuna accanto a me c’è un gruppo di persone stupendo che mi supporta e mi aiuta.