Ognuno di noi ha le proprie caratteristiche comportamentali uniche, un modo di fare concreto, bias che ci accompagnano e valori che ci guidano. Siamo unici. Tuttavia questa nostra unicità, tal volta, ci porta a giudicare gli altri.

Pensa a quante volte lo hai fatto, e facilissimo dare un giudizio. Sono convinta che li hai anche subiti. Ed il danno che provochiamo o subiamo a volte può essere molto profondo e dannoso.

Il significato di giudizio

Il vocabolario Treccani, si parla di Giudizio nel linguaggio comune, a qualsiasi affermazione, verbale oppure scritta, la quale non sia una semplice constatazione di fatto, ma esprima un’opinione sulle qualità, il valore, il merito di persona o cosa. Ed è qui l’inghippo, perché quando giudichiamo non ci soffermiamo al fatto o dato concreto, ma andiamo oltre giudicando la persona in base alle nostre percezioni, credenze ed esperienze.

Di fatto, davanti ad una stessa situazione, ognuno di noi sarà influenzato e agirà in modo diverso. Non c’è un giusto o sbagliato.

I rapporti interpersonali ed il giudizio

Un rapporto interpersonale sano, ha come base il rispetto e la tolleranza. Giudicare la persona che hai davanti in base al tuo metro equivale a non capirla; non sai cosa ha vissuto questa persona e cosa l’ha portata ad agire in un determinato modo.

Quando siamo giudicati, ci sentiamo incompresi e, in alcuni casi, la nostra autostima ne soffre le conseguenze. Se stiamo cercando di superare una brutta situazione, essere giudicati ci toglie energie, ci fa dubitare di ogni singolo passo che diamo. Pensa alle sensazioni ed emozioni che hai vissuto quanto ti sei sentito giudicato?

Inoltre, perché il tuo metro dovrebbe essere quello corretto?

Gli effetti su chi giudica

E sì, gli effetti non sono solo sulla persona che subisce il giudizio, ma anche su chi giudica. Questa abitudine ci fa diventare persone più negative e critiche; stiamo dando spazio ad emozioni tossiche e di conseguenza mettiamo in atto comportamenti tossici.

Giudicare ci porta a non indagare più, abbiamo dato un’etichetta alla situazione e di conseguenza osserviamo solo quella. Ci precludiamo la possibilità di conoscere a fondo la situazione e le persone coinvolte, ci precludiamo la possibilità di crescita legata alla comprensione del punto di vista altrui.

3 azioni per non giudicare:

  1. Osserva. Apriti a vedere la situazione da altri punti di vista, cogli l’opportunità di comprendere la situazione da un’altra prospettiva. Ricordati che l’apparenza non ti permette di approfondire.
  2. Ascolta fino in fondo. Non analizzare il discorso mentre la persona parla, focalizzati in ascoltare ogni singola parola e chiarire quei passaggi che non ti sono chiari.
  3. Analizza le azioni. Separa l’azione dalla persona, analizza dati e fatti. Concentrati sul presente, non confrontare la situazione e/o persona con il tuo passato o con la tua idea di futuro.