Team building, fondamentale all’interno di ogni gruppo, sia di carattere sportivo, scolastico o lavorativo. Può essere di tipo educativo/formativo, ma anche ludico o esperienziale. E serve letteralmente a “creare la squadra”, dunque ad unire il gruppo con cui si lavora, in modo da creare delle dinamiche positive che agevolino il rendimento e il raggiungimento degli obiettivi, rendendo inoltre l’ambiente meno competitivo e più collaborativo.

Che cos’è un team building aziendale?

Il team building è una pratica presente sul mercato da più di 10 anni; tuttavia, ha acquisito una certa rilevanza negli ultimi anni. È un programma per sviluppare team di lavoro ad alte prestazioni che ottengono risultati migliori. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che ogni membro del team conosca i punti di forza e di debolezza dei propri colleghi, in modo che trovino il modo di sfruttarli e integrarli l’un l’altro.

Pertanto, il team building si concentra sullo sviluppo di attività (sia in azienda che fuori) che aiutano i membri a conoscersi meglio in varie circostanze. Inoltre, consente loro di sviluppare un legame più stretto in cui la fiducia è una parte importante. Queste attività devono essere divertenti e ben organizzate in modo che non diventino fonte di conflitto. Scopri gli aspetti da tenere in considerazione.

Se non hai un’area risorse umane o personale sufficiente per svolgere queste attività, ci sono alcune aziende dedicate allo sviluppo di strategie e quindi a conoscere meglio il tuo personale.

La coesione di squadra durante il lavoro ibrido

Il fatto che le persone si vedano ogni giorno in azienda, può favorire un certo senso di unità, anche se non sempre accade… 

Anche se già dapprima esistevano team di lavoro che non lavorano fisicamente insieme (pensa alle multinazionali, con team dispersi in diversi territori), oggi le cose sono cambiate radicalmente e nella maggioranza delle aziende ci sono lavoratori che sono in ufficio e altri che lavorano in smart working. Cioè, praticano il nuovo modello di lavoro ibrido.

Il problema più grande di questo lavorare da remoto è sicuramente la distanza, che causa uno scarso coinvolgimento tra colleghi e una generale diminuzione di performance, se non gestiti in modo congruo.

Molti processi legati alla gestione delle Risorse Umane si sono adattati a questa nuova modalità, pensa alla formazione a distanza, alle riunioni di lavoro online (che possono diventare una tortura)… Addirittura, in alcune occasioni, si inseriscono nuovi membri della squadra senza averli mai visti di persona.

Anche le attività dedite a creare squadra e coesione si sono dovute adattare a questi cambiamenti. Se prima si parlava di giornate outdoor, con attività ludiche ma focalizzate all’obiettivo del team building, ora ci dobbiamo affidare ad attività consone alle nuove modalità di lavoro. 

Cosa possiamo fare?

Per me il Team Building parte dal conoscere le proprie attitudini e modalità relazionali per poi poterle mettere al servizio della squadra. Successivamente, si dovrà imparare a conoscere gli altri, e a capire che l’interazione tra i membri del gruppo serve proprio a potenziarlo.

Fatto questo è possibile migliorare noi stessi, comprendendo che i miei colleghi potrebbero avere le skills che possono colmare le mie lacune e viceversa. In questo modo non solo si migliora il team in generale, ma anche il rendimento del singolo individuo.

Ultimo, ma non meno importante, il team leader deve imparare a gestire i suoi collaboratori tenendo in considerazione queste informazioni, ed imparare a gestirli da remoto.

 

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