Da qualche anno a questa parte è entrato a far parte del linguaggio HR il concetto di benessere in azienda, anche chiamato welfare, stipendio emotivo o retribuzione emotiva.

Soddisfate le necessità economiche, oggi il collaboratore ha bisogno di sentirsi bene nel contesto lavorativo. Le persone vanno compensate per il lavoro svolto, ma ci sono elementi addizionali che l’azienda può offrire per motivare e trattenere il talento, e sono legati ad una migliore qualità di vita.

Cosa è il benessere in azienda?

Quindi, possiamo dire che il benessere in azienda comprende tutti quei motivi non economici per i quali le persone si sentono a proprio agio, ingaggiate e allineate al lavoro. Implica dare l’opportunità alle persone di tutti i livelli di sentirsi ispirate, ascoltate, considerate e avvalorate; di sentirsi orgogliosi di far parte di un team dove possono crescere e svilupparsi.

Un aspetto importante da chiarire legato alla retribuzione emotiva, è che questa non sempre può essere convertita in soldi perché alcune azioni non hanno costi per l’azienda. Inoltre, trattandosi di aspetti legati alla realizzazione di sé, ogni collaboratore darà un valore diverso a queste azioni in base alle proprie percezioni.

Gli aspetti chiave che vanno a colpire le azioni legate al benessere in azienda sono:

  • Benessere psicologico: mi riferisco ad un buon ambiente di lavoro, sia a livello relazionale che strutturale. Far sì che i collaboratori sentano che l’azienda si occupa delle loro necessità personali, che il loro lavoro viene riconosciuto come una parte importante dell’ingranaggio, dove le relazioni siano importanti e si sentano coinvolti nelle decisioni aziendali. A livello strutturale, parlo di una buona qualità dell’aria, dell’acqua, la possibilità di essere a contatto con la natura, uffici e officine con buona illuminazione e temperature adeguate.
  • Work-life balance: tenere in considerazione le necessità legate alla vista privata, offrire orari flessibili, smart work, asili aziendali, ecc. che aiutino a conciliare lavoro e vita famigliare; oltre a dare spazio ad attività legati alla salute fisica.
  • Sviluppo personale e professionale: offrire aggiornamenti legati alla propria attività e formazione mirata a migliorare le proprie competenze, dare l’opportunità di sviluppare abilità e competenze che saranno necessarie nel futuro per migliorare la loro employability.

Le azioni legate al benessere in azienda devono essere implementate dopo aver analizzato le necessità dei collaboratori e portate avanti con convinzione da tutti i manager in azienda. Non è necessario arrivare a fare una palestra in azienda, possiamo iniziare chiedendo come sta.