Da qualche anno a questa parte il termine “team building” è entrato a far parte del nostro vocabolario; tuttavia, non sempre è chiaro come possa essere utile. Con questo post, vorrei fare chiarezza su alcuni aspetti da tenere in considerazione, per far sì che questo momento sia di crescita per tutti i partecipanti.
Team Building – Significato
Il team building (in italiano potremmo dire costruzione di squadra) nell’ambito delle risorse umane, costituisce un insieme di attività ludiche, esperienziali o formative, il cui scopo è la formazione o fortificazione di una squadra.
Il team building a livello internazionale è il termine che indica specifiche metodologie nate e sviluppate per lavorare sui gruppi ed in particolare su team di lavoro task-oriented. Le attività si focalizzano nello sviluppo delle competenze distintive di un’azienda andando a creare un senso di identità su ogni componente del team.
Quali sono gli aspetti importanti da tenere in considerazione?
- Situazione iniziale. Conoscere le competenze e capacità dei partecipanti. Avere a disposizione dati riguardanti questi aspetti sono alla base della creazione del percorso. Sapere da dove parto per capire dove vorrei arrivare.
- Scopo. Lo scopo dell’attività, è l’aspetto più importante. Proprio perché queste attività hanno un costo da sostenere, non vogliamo che si trasformino in una scampagnata, ma che sia un investimento che porti risultati. Quindi chiarire l’obiettivo che si vuole ottenere è indispensabile.
- Squadra o gruppo. Sono due concetti ben diversi, con squadra ci riferiamo ad una unità che ha gli stessi obiettivi da raggiungere e lavora insieme per il loro ottenimento, solitamente hanno abilità complementari e la responsabilità del risultato è di tutti. Un gruppo, invece, può essere formato da persone che lavorano nella stessa azienda, ma lavorano in modo indipendente l’uno dell’altro per arrivare all’obiettivo. Comportamenti, modi di lavorare, responsabilità e leadership sono molto diversi tra squadra e gruppo.
- Limitazioni. Altro aspetto importante è capire come è conformato il team/gruppo, per capire quali possono essere le limitazioni alle attività da realizzare. Sia che si tratti di attività in aula o all’esterno.
Si tratti di formazione in aula o di attività fatte all’esterno, le dinamiche devono portare alla riflessione. Chi partecipa dovrebbe uscire da questi momenti formativi con la consapevolezza che si può lavorare in modi diversi per ottenere il risultato, che la sinergia che si può creare è maggiore alla somma dei singoli sforzi. Le aziende che dedicheranno tempo e denaro a queste attività staranno investendo nel rafforzamento dei 3 pilastri che favoriscono il lavoro di squadra: curiosità, passione ed empatia.