A 10 anni del lancio del Project Oxygen, Google ha aggiornato i comportamenti che secondo i loro collaboratori devono avere i manager.

Nel 2008, attraverso un sondaggio interno, l’azienda identificai otto comportamenti comuni hai loro manager più performanti e li inserirono nei loro programmi di sviluppo manageriale ottenendo un miglioramento nel management e nei risultati dei team. Con l’evolversi della loro realtà, queste caratteristiche sono mutate. I Googlers sentono una maggiore necessità di collaborazione tra di loro e manager più orientati alla presa di decisioni.

I 10 comportamenti di un manager di successo secondo Google

  1. È un buon allenatore. Insegna, supporta e corregge; inoltre dà gli strumenti necessari perché i propri collaboratori possano raggiungere gli obiettivi con successo.
  2. Da potere alla squadra e macro gestisce. È la squadra che ottiene il risultato, seguendo le linee guida e la influenza del manager, che da spazio ai propri collaboratori per esprimere il loro potenziale.
  3. Crea un ambiente di squadra inclusivo, interessandosi al successo e benessere. Parliamo del benessere del collaboratore in azienda, dell’opportunità di sentirsi ispirati, ascoltati, considerati e avvalorati; di sentirsi orgogliosi di far parte di un team dove possono crescere e svilupparsi.
  4. È produttivo e orientato ai risultati. La sua attenzione al benessere dei propri collaboratori non lo distrae dall’obiettivo da raggiungere. Le azioni da lui intraprese sono mirate all’obiettivo finale del team.
  5. È un buon comunicatore: ascolta e condivide informazioni. Si prende il tempo necessario per ascoltare i propri collaboratori, capire le loro necessità e comprendere le loro idee. La conoscenza viene veicolata e condivisa, perché è questa la ricchezza.
  6. Supporta lo sviluppo professionale e discute delle prestazioni. La crescita personale e professionale dei suoi collaboratori è molto importante e fa parte dei suoi obiettivi. Utilizza il feedback costantemente per potenziare i risultati ottenuti ed evidenziare le aree di miglioramento.
  7. Ha una visione/strategia chiara per il team. Conosce perfettamente il potenziale del team e sa qual è la strada da percorrere e i task da completare per arrivarci con efficacia.
  8. Ha le competenze tecniche chiave per aiutare a consigliare il team. Il know how è fondamentale per consigliare e far crescere i propri collaboratori, nonché per risolvere i problemi che si presentano.
  9. Collabora con gli altri. Lui ed il suo team fanno parte di un sistema, dove ogni uno è importante e tutti insieme collaborano per il raggiungimento dei risultati aziendali.
  10. È un decisore. Ciò significa che dopo aver conosciuto i fatti decide la strada da percorrere, guidando la sua squadra verso l’obiettivo.

Cosa possiamo imparare dal Project Oxygen?

Al di là dei comportamenti desiderati nei manager di Google, ci sono due aspetti importanti da tenere in considerazione:

  • Hanno chiesto ai propri collaboratori di cosa avessero bisogno. La cultura aziendale influenzerà i comportamenti desiderabili. Hanno istaurato un dialogo, appreso i dati e hanno agito in quella direzione.
  • I comportamenti desiderati evolvono nel tempo. Infatti, nel loro comunicato dicono che i comportamenti 3 e 6 sono stati aggiornati e i comportamenti 9 e 10 sono nuovi. Con l’evolvere della società, le caratteristiche della leadership mutano per far fronte alle necessità del momento.

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