Sai quando voi umani siete molto presi in qualcosa, e le cose girano al meglio. Come dite: Sono in bolla, giusto? – Dice 22 a Joe Gardner in Soul, il film della Pixar.

Il concetto di flusso fu introdotto nel 1975 dallo psicologo Mihály Csíkszentmihályi nella sua teoria del flusso. In questo articolo, parleremo di quello stato nel quale il tempo sembra fermarsi, per darci la possibilità di dare il meglio di noi.

Lo stato di Flow è uno stato soggettivo-positivo che sperimentiamo quando siamo pienamente coinvolti nell’attività che stiamo facendo, all’estremo di dimenticare il tempo, la fatica e tutto il resto.

Quando si verifica lo Stato di Flow?

Csikszentmihaly utilizzò il termine inglese flow (flusso), per definire uno stato mentale descritto da molte persone da lui intervistate, come una corrente d’acqua che li trascinava, parlò dell’esperienza che si prova durante questo stato come un’esperienza ottimale, in cui la prestazione è al culmine e lo stato d’animo è positivo. Quando le sfide e le capacità son contemporaneamente sopra la media, l’esperienza ottimale emerge.

Questa piacevole sensazione si produce quando le nostre capacità e abilità sono in equilibrio con le sfide che stiamo affrontando in quel preciso momento. Questo dato è molto importante, perché per raggiungere lo stato di flow, le sfide devono essere realistiche e allineate con le nostre capacità (non deve essere né troppo facile né troppo difficile).

Tutti noi possiamo raggiungere questo stato, come al solito ci vuole una buona dose di consapevolezza sulle proprie competenze. Possiamo sentirla mentre facciamo sport, in un momento creativo, oppure quando parliamo con qualcuno. Se ti è capitato di provarlo, avrai notato che:

  • L’attenzione è rivolta al compito e c’è un alto grado di concentrazione.
  • L’attività è gratificante, la sensazione è piacevole.
  • Ti perdi nel tempo, la sensazione di stanchezza scompare.
  • Percepisci che il compito è alla tua portata, e senti di avere tutte le competenze necessarie per svolgerlo.
  • Senti di avere il controllo dello sforzo che fai.
  • Lo stato di coscienza è quasi automatico, non richiede alcuno sforzo.

Come raggiungere lo stato di flow in tre passi

Lo stato di Flow è legato alla sensazione di felicità e benessere, per raggiungerlo seguiamo i consigli del Dott. Csikszentmihaly, per far sì che affrontare le sfide sia gratificante.

  1. Fai qualcosa che ti risulti interessante. Lo stato di Flow compare in modo naturale quando la motivazione è intrinseca o senti curiosità per le attività da realizzare. Rendi ogni attività un gioco, per incrementare la produttività e la creatività. Fai diventare la sfida un’attività piacevole da portare avanti. Si tratta di godersi il percorso, non solo il risultato. Goditi il momento.
  2. Fissa obiettivi chiari e raggiungibili. La chiave, in questo punto, è un allineamento tra l’attività da fare e il tuo livello di abilità sull’argomento. Se gli obiettivi ti richiedono uno sforzo troppo alto, ti sentirai stressato e preoccupato; se invece sono troppo facili, arriverà la noia. Tuttavia, aggiungere un po’ di difficoltà ti aiuterà a mantenere alta la motivazione.
  3. Concentrati sull’attività. Evita le distrazioni e trova un posto tranquillo, le interruzioni non aiutano a raggiungere lo stato di flow. C’è chi è più produttivo la mattina e chi lo è di sera, scopri quel è il miglior momento per te. Una volta che hai trovato il posto ed il momento, concentrati più che puoi sull’attività.

L’ultima volta che ho raggiunto questo stato è stata in una corsetta dietro casa, strano a dirsi, perché non mi piace correre. Quando è stata l’ultima volta che hai raggiunto lo stato di flow? 

 

Photo by Matt Hardy on Unsplash